La pieve di San Giorgio sorge isolata sulla destra del fiume Reno, non lontano dal centro abitato di Argenta; è uno dei monumenti più significativi della provincia di Ferrara.

Durante tutto l’alto Medioevo era stata un punto di riferimento istituzionale ed amministrativo per gli abitanti del territorio.

Lo storico Andrea Agnello nel Liber Pontificalis Ecclesia Ravennatis ne tramanda la data di costruzione attorno al 569-570.

La prima attestazione della presenza nella chiesa del fonte battesimale è del 1022; cento anni dopo la pieve fu ristrutturata: di quell’intervento resta il portale marmoreo romanico con la raffigurazione dei mesi sugli stipiti ed il martirio di San Giorgio nella lunetta.

Un’iscrizione in versi lo dice realizzato nel 1122 da Giovanni di Modigliana.

Il declino di san Giorgio iniziò a metà del XIII secolo, quando i depositi alluvionali avevano pressocchè interrato la zona e si decise di trasferire il fonte battesimale nella chiesa di San Nicolò di Argenta.

Le ricerche e gli scavi condotti tra il 1982 ed il 1986 hanno permesso di ricostruire la storia e la fisionomia della pieve.