Fare flessioni tutti i giorni sembra un’abitudine efficace, ma non è sempre la scelta migliore: conta come, quanto e con che equilibrio.
In un mondo sempre più frenetico, le routine diventano ancora più preziose. Un gesto ripetuto ogni giorno, come il caffè al mattino o una passeggiata in pausa pranzo, può offrire stabilità e benessere. Ma vale lo stesso per una routine fisica? Cosa accade se si scelgono i push up quotidiani come allenamento fisso? È davvero una buona idea?
Molti cercano una soluzione semplice per restare in forma, soprattutto quando il tempo scarseggia. I push up, o flessioni, sono tra gli esercizi più popolari e accessibili: non richiedono attrezzi e allenano diversi gruppi muscolari. Ma fare push up ogni giorno, senza pause e senza variazioni, fa bene davvero? Oppure rischia di diventare un’abitudine controproducente?
Fare flessioni ogni giorno: i pro e i contro di una pratica costante
A prima vista, fare push up ogni giorno sembra una scelta sana: è un esercizio completo, coinvolge pettorali, spalle, tricipiti, core, e tonifica il corpo rapidamente. Ma come ogni cosa, anche in questo caso il troppo può diventare dannoso.
Allenare sempre lo stesso distretto muscolare — senza pause per il recupero — aumenta il rischio di infiammazioni, contratture, squilibri posturali e infortuni. È quindi fondamentale prestare attenzione alla forma, alternare intensità e, soprattutto, non abbandonare le altre componenti dell’allenamento settimanale.

La soluzione sta nell’equilibrio. Per chi desidera fare push up quotidianamente, è consigliato variare l’intensità e il numero di ripetizioni ogni giorno. Ad esempio, eseguire 70 flessioni lunedì, 20 martedì, poi aumentare di nuovo mercoledì. Questo approccio mantiene attivi i muscoli senza sovraccaricarli.
Un altro punto chiave è la tecnica: spesso si tende a concentrarsi sul numero di ripetizioni, tralasciando la qualità. Meglio 20 push up eseguiti bene, con il tronco rigido, i gomiti in asse e il core attivo, piuttosto che 75 flessioni fatte in fretta e male. Una postura scorretta, se ripetuta ogni giorno, può causare danni nel lungo periodo.
Per chi è agli inizi, è utile cominciare con i push up inclinati — ad esempio poggiando le mani su una panca o un tavolo — per poi passare a versioni classiche o più avanzate. Quando la forza aumenta, si può intensificare l’allenamento con varianti complesse o carichi esterni, come un peso piatto sulla schiena o un gilet zavorrato.
Push & Pull: l’importanza di variare gli stimoli muscolari
Un altro aspetto fondamentale è l’alternanza tra esercizi Push e Pull, ovvero tra movimenti che spingono e movimenti che tirano. Mentre i push up attivano la parte anteriore del corpo (pettorali e tricipiti), è importante includere nel proprio piano settimanale esercizi che coinvolgano anche la parte posteriore: dorsali, bicipiti, deltoidi posteriori.
Questo principio, chiamato Push & Pull, è essenziale per sviluppare una muscolatura bilanciata ed evitare posture scorrette. Integrare esercizi di trazione — come trazioni alla sbarra, rematore o curl con manubri — permette al corpo di svilupparsi in modo armonioso.
Nel 2025, sempre più personal trainer consigliano questa alternanza intelligente, soprattutto a chi si allena da casa. I risultati sono evidenti non solo in termini estetici, ma anche nella prevenzione degli infortuni e nella stabilità articolare.
Il numero ideale di flessioni giornaliere, quindi, dipende dal livello di allenamento e dalla forma fisica generale. L’importante è ascoltare il proprio corpo e fermarsi in presenza di dolori anomali. I DOMS, ovvero i dolori muscolari post-allenamento, sono normali. Ma se il dolore è localizzato e persistente, può indicare un sovraccarico o una lesione.
Inserire una serie quotidiana di push up nella propria routine può essere un’abitudine positiva, ma solo se affiancata da buon senso, tecnica corretta e una programmazione completa. Non basta fare flessioni ogni giorno per restare in forma: serve varietà, recupero e consapevolezza.
In un’epoca in cui cerchiamo scorciatoie per stare meglio, è importante ricordare che il corpo ha bisogno di rispetto, non solo di sforzo. Bastano pochi minuti al giorno, ma fatti bene: è lì che inizia la vera trasformazione.