Un aiuto economico per affrontare il nuovo anno scolastico: il bonus “Tutti a scuola” offre fino a 333 euro al mese per garantire il diritto allo studio ai ragazzi.
Affrontare un nuovo anno scolastico diventa spesso una sfida economica per molte famiglie italiane. Tra libri, materiale didattico, trasporti e attività extra, le spese crescono in modo costante. Per questo è stato istituito il bonus “Tutti a scuola”, un contributo che può arrivare fino a 4.032 euro annui, erogato dall’INPS per sostenere i nuclei con redditi più bassi e garantire a tutti i ragazzi la possibilità di frequentare la scuola con continuità. Il provvedimento rientra nell’indennità di frequenza, già prevista dalla normativa, ma con un’attenzione particolare al diritto allo studio.
Requisiti e importi previsti dal bonus
Il bonus è rivolto alle famiglie con reddito personale annuo non superiore a 5.771,35 euro. L’importo stabilito è di 333,60 euro al mese e può essere percepito fino a un massimo di 12 mesi, pari a 4.032 euro complessivi in un anno scolastico. È bene sapere che nei mesi estivi, cioè luglio, agosto e settembre, il contributo viene sospeso. Per continuare a ricevere l’importo anche in seguito è necessario dimostrare la regolare iscrizione e prosecuzione del percorso formativo.
Il beneficio può essere richiesto per studenti di ogni ordine e grado: dalle scuole dell’infanzia alle scuole primarie e secondarie, fino agli istituti superiori, siano essi pubblici o privati riconosciuti. La misura cessa al compimento della maggiore età dello studente, salvo nuove condizioni normative che possano estenderne la durata.

Il sostegno economico mira a coprire parte delle spese scolastiche che ogni anno pesano in modo significativo sui bilanci delle famiglie. In alcune aree d’Italia, dove i costi dei libri di testo o delle rette scolastiche private sono più alti, il contributo può fare una differenza concreta. Non a caso il provvedimento è stato pensato come risposta a una situazione in cui la crescita dei prezzi rischia di escludere i ragazzi da percorsi educativi completi.
Modalità di richiesta e misure complementari
Per ottenere il bonus “Tutti a scuola” è necessario presentare la domanda tramite il portale INPS, seguendo una procedura interamente online. L’accesso avviene attraverso credenziali SPID, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS). Alla richiesta va allegata la documentazione utile a certificare reddito e iscrizione scolastica.
Una volta accolta la domanda, il contributo viene erogato con cadenza mensile, fatta eccezione per il periodo estivo. Le famiglie devono poi aggiornare la propria posizione ogni anno scolastico, dimostrando la continuità della frequenza.
Il bonus non è l’unica misura attiva. Negli ultimi anni lo Stato ha introdotto altri strumenti di sostegno agli studenti, come la Carta Cultura, che mette a disposizione 500 euro ai 18enni per libri, cinema, concerti ed eventi culturali, e la Carta del Merito, che prevede ulteriori 500 euro per chi consegue la maturità con voti eccellenti. Queste iniziative affiancano il nuovo contributo, rafforzando un sistema che punta a ridurre le disparità economiche e a favorire l’accesso all’istruzione.
Il contesto in cui nasce il bonus è segnato da una crescente difficoltà delle famiglie a sostenere tutte le spese connesse alla scuola. Lo dicono i dati diffusi dalle associazioni dei consumatori, che registrano un aumento medio del 10% nei costi legati al materiale didattico rispetto all’anno precedente. Il rischio di rinunce da parte delle famiglie meno abbienti è stato uno dei motivi principali per accelerare l’attivazione di questo sostegno economico.
L’INPS, attraverso le comunicazioni ufficiali, ha chiarito che l’obiettivo resta quello di garantire pari opportunità a tutti gli studenti. Non è solo una questione economica: il provvedimento si lega anche al contrasto della dispersione scolastica, fenomeno che in Italia presenta ancora percentuali elevate, soprattutto in alcune regioni.