Un colpo d’occhio che mette insieme arte classica e cultura pop: lo scorso fine settimana, durante l’evento “Mattoncini a Bergamo”, è stata presentata la prima copia in mattoncini Lego del David di Michelangelo. L’opera, realizzata dall’artista Pierluigi Alberto Cervati, conta più di 635.000 mattoncini, pesa circa 600 kg e raggiunge l’altezza in scala reale di 517 cm. Per completarla sono state necessarie oltre 3.000 ore di lavoro.
La riproduzione — fedele nelle proporzioni e sorprendente nella resa — ha catalizzato l’attenzione del pubblico presente il 20 e 21 settembre 2025, attirando appassionati di arte, famiglie e curiosi. L’installazione è stata curata dalla Città del Mattoncino di Bergamo, realtà che organizza eventi dedicati al mondo dei mattoncini e alle costruzioni creative.
La creazione: numeri, scala e tecnica
La scultura è stata realizzata in scala 1:1, una sfida tecnica non banale se si considera il materiale utilizzato: i mattoncini modulari richiedono soluzioni strutturali precise per garantire stabilità e definizione dei volumi. Il risultato è una figura alta oltre cinque metri che, osservata da vicino, rivela la complessità del montaggio e la cura nel dettaglio anatomico.
L’opera pesa circa 600 kg e la costruzione ha richiesto più di 3.000 ore: numeri che danno la misura dell’impegno impiegato. La scelta di utilizzare oltre 635.000 pezzi non è soltanto una dimostrazione di pazienza, ma anche un esercizio di progettazione ingegneristica, dalla base di appoggio alla gestione dei pesi, fino al look finale che deve restituire il senso plastico del capolavoro rinascimentale.
Molti visitatori hanno commentato la sorprendente somiglianza con l’originale: proporzioni, posa e tensione muscolare sono rese con attenzione, mentre la natura “pixelata” dei mattoncini crea un affascinante effetto visivo che rilegge il David in chiave contemporanea.
L’artista e il significato dell’opera
Dietro il progetto c’è Pierluigi Alberto Cervati, artista già noto nel panorama delle grandi costruzioni con mattoncini. Nel 2022 aveva firmato la più grande nave da crociera in Lego, realizzata in memoria della moglie scomparsa, un’opera che aveva suscitato commozione e attenzione mediatica. Anche in questo caso la cifra poetica e l’impegno personale emergono chiaramente: la scelta del David, icona universale dell’arte italiana, mette a confronto storia e immaginario contemporaneo.
L’esposizione a Bergamo è stata pensata come momento di condivisione: famiglie, studenti e amatori hanno potuto osservare da vicino la tecnica, parlare con l’autore e confrontarsi sul rapporto tra arte “alta” e linguaggi pop. L’evento della Città del Mattoncino conferma come i mattoncini ormai non siano solo gioco, ma strumento espressivo capace di dialogare con musei e monumenti.
