Fu fatta costruire da Nicolò III, sotto la direzione di Giovanni da Siena, tra il 1424 ed il 1434, nello stesso periodo in sui si costruì la “delizia” di Belriguardo.

Secondo la tradizione il palazzo era il luogo di convegno di Ugo, figlio del marchese Nicolò III, e Parisina, giovane moglie del marchese, il cui amore finì tragicamente.

Il palazzo fu trasformato in “delizia” da Borso d’Este poco prima della morte (1471).

Ha l’aspetto di un castello merlato alla maniera guelfa con rivellini ed avancorpi; conta 44 grandi stanze con alcuni bei soffitti anche a cassettoni, una cappella ed un giardino interno.

In seguito appartenne alla famiglia Mosti, quando Alfonso I d’Este concesse loro l’arma ducale ed il cognome “Estense”.

Nel Settecento passò per via ereditaria ad Ercole Trotti Mosti Estense, il cui discendente Tancredi – patriota e comandante dei Bersaglieri del Po – nel 1872 ne promosse il restauro.

La prima apparizione di un campo da tennis in provincia fu proprio qui, nel 1900, quando lo stesso Tancredi Trotti Mosti ve ne fece costruire uno.

Il palazzo passò in seguito al marchese Giovanni Costabili, quindi ad altre famiglie che ne curarono i restauri; attualmente è sede del Country Club.