Centro Storico

fe veduta aerea gavagnaFerrara tra storia e beni monumentali di straordinario pregio

a cura di Francesco Scafuri, Responsabile Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara

La storia di Ferrara, ricca di personaggi famosi e di grandi imprese urbanistiche, è legata indissolubilmente alla signoria Estense ed in particolare allo splendore della Corte tra XV e XVI secolo, tanto che la città è inserita dal 1995 nella lista UNESCO dei siti patrimonio mondiale dell’Umanità quale esempio eccezionale di città del Rinascimento.

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Tuttavia, anche se il primo nucleo della città fu un insediamento militare bizantino, il “Castrum” (VII secolo), situato a sud-est della città, fu nel periodo medievale che si svilupparono sia alcune strade veramente caratteristiche come via delle Volte e via San Romano, sia la piazza principale (oggi piazza Trento e Trieste), a lato della quale si sviluppa la Cattedrale romanico-gotica (1135), un autentico capolavoro di architettura e scultura, scrigno di opere d’arte di varie epoche. Fu proprio nel XII secolo che si stabilirono a Ferrara gli Estensi, i quali nel 1264 divennero signori della città in senso giuridico con Obizzo II.

Cominciò allora per Ferrara un periodo straordinario, ricco di eventi. Con l’istituzione dell’Università (1391), dove Nicolò Copernico si laureò in diritto canonico, la costruzione del Castello Estense (1385) e di altri complessi architettonici di pregio, realizzati sia nella parte medievale che rinascimentale del centro, la città divenne nel XV e nel XVI secolo una delle più importanti capitali del Rinascimento, soprattutto grazie all’ambiente culturale che si sviluppò a Corte. Infatti, i marchesi (poi duchi) d’Este richiamarono e accolsero a Ferrara personaggi di straordinario valore come Leon Battista Alberti e persino il grande Michelangelo; qui videro la luce i grandi poemi epici di Boiardo, di Torquato Tasso e dell’Ariosto, mentre l’estro pittorico ferrarese raggiunse una delle sue massime espressioni figurative negli affreschi quattrocenteschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, uno dei luoghi più evocativi dello splendore estense. A tutto ciò si aggiunga che Ferrara dal 1492 si dotò anche di un piano urbanistico ante litteram, l’Addizione Erculea, che prevedeva il raddoppio della città medievale, fino a quel momento sviluppatasi a sud del Castello, con la costruzione di strade ampie e rettilinee, di chiese e conventi, di splendidi palazzi e fortificazioni. La “Terranova”, come veniva denominata in quel periodo, sembra avvolta ancor oggi in un’atmosfera ricca di suggestioni, la stessa che lo scrittore Giorgio Bassani ha così magistralmente colto nelle sue opere: la possiamo respirare ad esempio sui terrapieni e sulle fortificazioni estensi, oppure in alcune strade come Corso Ercole I d’Este, una delle più belle vie del mondo, nobilitata da edifici rinascimentali mirabilmente progettati, tra i quali spicca il Palazzo dei Diamanti (1493), oggi sede della Pinacoteca Nazionale e della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, dove si svolgono prestigiose mostre. Lo straordinario ampliamento, voluto dal duca Ercole I d’Este e realizzato dal suo architetto di corte Biagio Rossetti, è considerato uno dei più importanti interventi urbanistici del Rinascimento; l’immagine che la città assunse dopo questa grande impresa, poté consentire allo storico Jacob Burckardt di definire Ferrara “la prima città moderna d’Europa”.

Il Medioevo e il Rinascimento ferrarese, oltre agli edifici già citati, ci consegna tanti altri complessi di pregio ricchi di opere d’arte, assolutamente da visitare, come il Museo della Cattedrale nell’ex convento di San Romano, Casa Romei, la palazzina di Marfisa d’Este (1559), il Museo Riminaldi presso palazzo Bonacossi, il palazzo Ducale (ora Comunale, antica residenza degli Estensi) e il Museo Archeologico Nazionale nel palazzo detto di Ludovico il Moro (1500-1504), senza dimenticare i conventi e soprattutto le tante chiese di varie epoche, ricche di opere d’arte, dove sembra che il tempo si sia fermato.

Il centro storico è ancora oggi particolarmente vivibile, non solo perché valorizzato e riqualificato al fine di conservarne le caratteristiche peculiari, ma anche perché è circondato quasi interamente da imponenti mura e aree alberate per oltre nove chilometri, con piste ciclabili che seguono suggestivi itinerari. L’antico sistema difensivo si identifica, d’alta parte, come uno dei circuiti tra i più completi e vari che esistano nel nostro Paese, poiché  vi sono rappresentati i periodi più significativi dell’architettura militare italiana nella storia della fortificazione. Immersi nel verde dei terrapieni e del vallo, i torrioni quattrocenteschi a nord, i baluardi del XVI secolo ad est e a sud, i due bastioni della seicentesca Fortezza pontificia, costituiscono per la città una splendida cintura ecologica che avvolge il metafisico centro storico. Inoltre, il sistema terrapienato delle mura diviene ora un grande parco che integra sia quelli all’interno della città, sia il parco urbano dedicato a Giorgio Bassani immediatamente a nord di essa, ricco di percorsi nel verde.

A partire dal 1598 si chiuse il periodo estense e Ferrara divenne nei secoli successivi un sito di frontiera dello Stato della Chiesa. Nel 1796 le truppe francesi occuparono la città che, dopo la sconfitta di Napoleone ed il Congresso di Vienna (1815), fece parte nuovamente dello Stato Pontificio, con alterne vicende, fino a poco prima dell’Unità d’Italia. Tuttavia, non mancarono altri elementi degni di nota, sia dal punto di vista urbanistico, sia sotto il profilo culturale, grazie alla realizzazione di importanti chiese e palazzi di pregio, che ci offrono un’interessante spaccato della storia dell’arte e dell’architettura tra XVII e XIX secolo, come ben testimonia ad esempio il Teatro Comunale (1790-97) ora dedicato al grande maestro “Claudio Abbado”.

Nel Novecento, infine, alcune strade del centro si arricchirono ulteriormente di importanti complessi, basti pensare al palazzo delle Poste (1927-29), caratterizzato da uno stile neocinquecentista, ma anche alle migliori opere dell’architettura razionalista locale: il palazzo dell’Aeronautica (1935-37) e gli edifici pubblici dell’Addizione Novecentista come la scuola Alda Costa (1932-33) e il Museo di Storia Naturale vengono considerati autentici capolavori di quest’ultimo periodo, perfettamente inseriti nel contesto urbano, recentemente riscoperti da cittadini e turisti.

Tutto questo ed altro ancora si può scoprire a Ferrara, una città ricca di storia e di beni monumentali, che si può visitare a piedi o in bicicletta secondo itinerari sempre diversi ed emozionanti.